Le Corbusier-Unité d'Habitation di Marseille |
Incipit:
Era il 1919 e in quel di Weimar (in Germania) nasceva la Bauhaus e con lei il razionalismo tedesco, corrente artistica assai rivoluzionaria, che si scardina dai canoni, ormai accademici, dell'Art Nouveau per rifarsi agli ideali socialisti che avevano infuocato l'Europa di fine ottocento, lasciandosi completamente alle spalle l'eclettismo e andando alla ricerca di nuove e più moderne frontiere.
L'intento degli esponenti di questa nuova corrente artistica (Le Corbusier, Mies Van Der Rohe, Frank Lloyd Wright ed altri) è rinnovare radicalmente l'architettura di inizio novecento, e creare così città utopiche che potessero rispecchiare il volere ed i bisogni degli uomini del domani, usciti da un terribile conflitto e completamente distrutti. Con l'avvento del cemento armato poi, si materializza la possibilità di creare nuovi edifici, sia nella tecnica che nella forma.
Nello stesso anno in Italia vediamo nascere il Partito Nazionale Fascista che prende il sopravvento anche grazie alla disperazione del popolo italiano.
Mussolini si fa promotore, anni dopo, di un enorme propaganda politica, sfruttando le caratteristiche salienti del razionalismo tedesco, privandolo fino all'ultimo degli ideali originali e trasformandolo in un'arma di regime: l'architettura doveva essere il simbolo della potenza monumentale del movimento fascista e del Duce. E' in questi anni che nasce a Roma l'EUR, il quartiere moderno che doveva rispecchiare perfettamente l'identità del regime. E' il 1945, la seconda guerra mondiale finisce e Mussolini viene giustiziato.
Mario Fiorentino-Roma,Corviale |
Si approda così negli anni '60 e '70, anni simbolo per l'Italia oramai uscita dalla guerra e dalla ricostruzione; con essi giungono i nuovi quartieri residenziali immersi nella verzura più rigogliosa, forniti di negozi, supermercati, teatri, spazi comuni e ricreativi, giardini, parchi, viali alberati; edifici resistenti, tecnologici, dotati di ampi spazi aperti e luminosi, lontani dal caos cittadino. Quartieri a misura d'uomo, pensati per uomini e donne di ogni ceto sociale: questa è la nuova frontiera dell'architettura e dell'edilizia!
Il tragico risultato fu però la realizzazione, consapevole o meno, di giganteschi ghetti (due esempi sono il grattacielo di Rimini, ed il Corviale) in cui il degrado è divenuto l'unica prospettiva. L'arte viene meno e diviene un mostro sociale.
Riguardo l'Eurosky:
«L' immagine dell' Eurosky si propone nel panorama della parte di Roma su cui sorge un elemento chiaramente riconoscibile, un segno metropolitano autorevole e duraturo che darà un senso diverso alle emergenze verticali dell' EUR, conferendo ad esso una nuova e più significativa visibilità»
-Franco Purini-
Tra mille peripezie, arriva il 2010 e nella Capitale vengono posate le fondamenta di un nuovo edificio, l’Eurosky, il più alto grattacielo residenziale del Bel Paese ed il primo della città eterna.
Lo Schiacciamosche presenta palesi riferimenti all’architettura bellica medievale (l’idea della torre che sovrasta la città) con caratteristiche più moderne che si rifanno al razionalismo: le linee geometriche, la divisione regolare delle facciate, l’utilizzo del calcestruzzo e del granito.
I miei dubbi in merito sorgono spontanei: il grattacielo di Rimini fu presentato allo stesso modo; anche quello doveva essere un grattacielo residenziale per gente facoltosa e benestante, ma si è rivelato solo un abuso per gli occhi e per le tasche.
Indubbiamente la scelta della location, nel nostro caso, è più azzeccata, ma si rischia davvero di creare un enorme torre che contrasta con il filo logico circostante, per non parlare poi del fatto che di avanguardistico non c’è quasi niente; ciò che poco più di 90 anni fa era il massimo dell’affermazione dell’uomo moderno, ora non è altro che la riproposizione di stili che ad oggi, inseriti nella nostra società, perdono di significato; il movimento è nato da grandi ideali, arrivato in Italia è stato assorbito e utilizzato come arma e infine, quando poteva finalmente essere riscattato, è stato trasformato in un mostro.
La domanda è questa: i romani hanno davvero bisogno dell' Eurosky per far fronte alle “emergenze verticali” dell’EUR, o non è che l'ennesino esempio di come l'oro possa essere trasformato in letame?
MezzoForte
Ciao! Interessante l'articolo. Condivido il tuo pensiero, non sono affatto d'accordo su questo tipo di costruzioni che come hai detto te sono solo "un abuso per gli occhi e per le tasche". SI dovrebbe guardare avanti piuttosto che guardare indietro, le idee le abbiamo, le capacità di metterle in pratica forse no.
RispondiEliminaL.
Da romano credo si sia persa ancora una volta una grande occasione;a roma esistono grandi problemi e credevo che Alemanno ,in quanto primo sindaco di Roma di destra,assieme alla sua giunta,potesse portare ad una vera innovazione di Roma,pensavo che volesse dimostrare che Roma può essere governata anche dalla destra cercando di far crescere questa città. Invece di far crescere Roma a livello architettonico si permette la costruzione di certe cose.Hai pienamente ragione,di innovativo non c'è veramente nulla;è un vero peccato,visto che qualcosa di nuovo,in cui si provava a fare vera architettura a Roma si sta presentando,e mi riferisco alla Nuvola ed al nuovo MAXXI.Purtroppo sembra che si preferisca la costruzione di mega centri commerciali come l'euroma 2,mega cementificazioni,e la cronica mancanza di infrastrutture,in special modo nella mobilità ( a quando ad esempio un prolungamento della metro A a tor vergata dove c'è il policlinico e la seconda università di Roma??? )
RispondiEliminaEnrico
Le idee spesso e volentieri vengono confuse con il guadagno, il discorso purtroppo è questo. Rispondendo anche ad Enrico, purtroppo il mondo dell'architettura oggi è composto dagli archistar che lavorano solo perchè si sono fatti un nome e spesso non hanno molto altro da offrire. Ringrazio entrambi per i commenti.
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