lunedì 19 novembre 2018

"OVERLORD" (2018) DI JULIUS AVERY

Quanto ci piace vedere i nazisti, brutti e cattivi, seviziati e trucidati nei modi più disparati? 
Siamo nel 2018 ed a stento si diffonde una visione alternativa della WWII che possa fare eco ad opere come "Europa" di Lars Von Trier. Sicuramente l'origine dei piani alti delle case produttive hollywoodiane tende ad assecondare una certa ottica ancora oggi. E sicuramente diamo volentieri completa licenza a un B-movie come questo di intrattenerci con scienziati pazzi, nazisti immortali (e infinitamente sadici) e ubermensch da laboratorio. 
Trama: alla vigilia dello sbarco in Normandia, un gruppo di paracadutisti statunitensi finisce in uno sperduto villaggio dove i nazisti stanno conducendo esperimenti su esseri umani, trasformandoli in creature feroci e soprannaturali.
Se B-movie deve essere, che sia fottutamente gioioso. E questo è "Overlord": prodotto stiloso di grande manifattura, scritto da fior fior di mestieranti, con enorme e fruttuosa esperienza alle spalle (Billy Ray e Mark L. Smith), incalzante più di quanto ci si possa desiderare.
Partiamo da un prologo stile "Private Ryan" che subito immerge, in modo adrenalinico, lo spettatore nel concitato e drammatico scenario di guerra. Sorprendentemente "Overlord" si rivela essere un credibile film di guerra; per i primi due atti viviamo tutto il pathos di un incursione militare, della paura e dell'inesperienza di semplici ragazzi mandati al macello, dell'esasperazione continua per la perdita di vite umane. Insomma ci sono tutti gli elementi di un ottimo war-movie. Scordatevi perciò i supernazisti, almeno per ora.
Piano piano viene sapientemente introdotto l'elemento fantascientifico e orripilante. Si fa davvero fatica a individuare il numero di commistioni di generi di questa opera così bizzarra, ma perfettamente centrata.
La costante del film è sicuramente l'abbondanza di violenza spinta e una certa drammaticità che poco si sposa con la tipicità del prodotto B-movie. Ed ovviamente, arrivati all'ultimo atto, risulta difficile rimanere troppo seri di fronte al profluvio di gore e scazzottate di ultrauomini chimicamente modificati.
"Overlord" è un'americanata di quelle che ci piacciono, da rivedere e rivedere: gli yankee sono buoni e ganzi, i nazisti sono degli assassini seviziatori e lascivi, fine. Prendere o lasciare. E quando ad una certo punto del film vedi un personaggio picchiato a morte, accoltellato e sparato in faccia correre, picchiare e sparare all'impazzata poco dopo, ti rendi conto che è il momento di spegnere il cervello e godersi lo spettacolo a mente sgombra.
Inevitabile, poi, lo scontro finale tra supereroe e supercattivo.
"Overlord" è in parte dramma bellico e in parte fantatamarrata, diverte parecchio, incalza e si bella di una certa grossolanità e spensieratezza. A questo B-movie 3.0 di qualità, che ha anche l'ambizione della verosimiglianza, perdoniamo volentieri la pretesa solennità e drammaticità di alcuni passaggi e lo collochiamo tra quei prodotti di entertainment ad uso e (ri)consumo che mai dovrebbe mancare nella videoteca di un appassionato.

Habemus Judicium:
Bob Harris

2 commenti:

  1. Vi è pure il figlio di Kurt Russell a quanto pare nel cast!

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    1. Eh si, è vero ahahahaha...
      Il legame di sangue ce lo eravamo perso.

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