giovedì 8 febbraio 2018

A TUTTO CORTO #1: TRE PROPOSTE SCI-FI

Papparappapà! Signore e signori che squillino le trombe.
Con l'arrivo di febbraio inauguriamo una nuova rubrica interamente dedicata a quel condensato di idee quali sono i cortometraggi. Per questa prima puntata ci dirigiamo nel mondo sci-fi con un terzetto niente male. Non resta che augurare a tutt* una buona lettura. 

"There Will Come Soft Rains" (1984) di Nazim Touliakhodjaev:
Tutto ebbe inizio con "There will Come Soft Rains", poesia in cui Sara Teasdale si immaginava uno scenario post-apocalittico senza più umanità. Poi, nel 1950, venne l'omonimo racconto di Ray Bradbury , che, con ironia e leggerezza, trasformava in parole la sciagura di Hiroshima.
Nel 1984 arrivò un regista russo dal nome impronunciabile che decise di animare il racconto.
E' l'ultimo giorno del 2026 e ci ritroviamo in una casa completamente meccanizzata capace di svolgere ogni normale mansione domestica. Pulisce, cucina, sparecchia e funge pure da adorabile sveglia. Quello che si vede però è un non luogo. Si vedono futuribili letti a forma di capsule, tute anti-radiazioni appese alle pareti ed una finestra rotta dalla quale si vede l'inverno nucleare. Attorno agli oggetti solo un cerimoniale vuoto senza più divinità.
"There Will Come Soft Rains" è un corto cupo e plumbeo intriso di tutte quelle angosce che accompagnarono la Guerra Fredda, una visione che ancora oggi spiazza lo spettatore.
Voto: 3/5
Lingua: Sottotitoli in inglese (dialoghi semplici)
Link: https://www.youtube.com/watch?v=5LNHYz89sNc&t=300s

"BlinkyTM" (2011) di Ruairi Robinson:
Del lotto il mio preferito. 
Uno script interessante ed un' infornata di effetti speciali tirati su con la sommetta di 50000 dollari.
Ci ritroviamo in un futuro non molto lontano in cui le intelligenze artificiali sono ormai una realtà. Tra i vari robot lanciati sul mercato c'è il Blinky, un barattolo che ricorda un C1-B8 antropomorfizzato, l'upgrade del miglior amico: gioca, tiene compagnia e si diletta anche nelle faccende domestiche.
Un ragazzino lo riceve come regalo ma ben presto, come spesso accade con i giochi, inizia a stufarsene. Nel frattempo la sua bella famigliola piccolo borghese mostra alcuni scricchiolii interni.
Un corto sull'incomunicabilità familiare? Solo in parte; in realtà "Blinky" ripropone in salsa sci-fi la dicotomia tra bene e male, tra lo scegliere di essere o meno cattivi.
Il bimbetto scontento del mondo che lo circonda, inizia a maltrattare il piccolo Blinky. Comandi contraddittori, oggetti lanciati addosso, ordini che lo costringono in estenuanti conti alla rovescia da da 999999 sotto una pioggia incessante. E lui, quel cassonetto metallico, sorride e risponde sempre No Problem.
Il finale? Un'impennata cattiva, cinica e perfida.
Dieci minuti perfetti (o quasi), "BlinkyTM" è robetta notevole.
Voto: 4,5/5
Lingua: Disponibile con sottotitoli in italiano.
Link:  https://www.youtube.com/watch?v=g_D_s7Od8oc

"Human Form" (2014) di Doyeon Noh:
Un clima spettrale, silenzi che acuiscono il senso di solitudine ed una serie di volti tutti uguali; "Human form", cortometraggio made in Corea, è uno dei esperimenti più curiosi in cui mi sia imbattuto negli ultimi tempi. La protagonista è una giovanissima ragazza che desidera con tutta se stessa un intervento di chirurgia estetica con cui cambiare i tratti somatici del viso.
La ragione? Diventare come tutti gli altri.
Uno soggetto notevole che ci mette difronte al tema del diverso e dell'omologazione sociale, un lento flusso narrativo in cui l'identità e 'individualità si smarriscono.
Voto: 4/5
Lingua: Disponibile solo con sottotitoli in inglese; nonostante ciò i non molti dialoghi sono facili da seguire anche per chi non ha particolare dimestichezza con la lingua
Link: https://www.youtube.com/watch?v=6lgf30wFOlA
Ismail


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