lunedì 18 luglio 2011

GENOVA DIECI ANNI DOPO (PARTE II): CRONACA DELLA CARICA A PIAZZA MANIN

Una carica delle forze dell'ordine durante il g8 di Genova
Mattinata del 20 luglio 2010
Un sit-in tranquillo quello previsto ed autorizzato dalla Questura di Genova a piazza Manin.
A comporre quella piazza realtà pacifiste del mondo laico e cattolico come Legambiente e la rete Lilliput, struttura sindacale che ha tra i principali esponenti il sacerdote Alex Zanotelli. Ci sono poi tanti volti noti come Don Gallo e Franca Rame
A Genova si temono scontri è vero, ma non qui.
Piazza Manin è oramai piena, i partecipanti sono diventati migliaia. Gli organizzatori decidono di muoversi: l'obiettivo è scendere per via Ansarotti, percorrere 600 metri e fermarsi a Piazza Corvetto; qui inizia la zona rossa, la parte della città interdetta ai manifestanti protetta da barriere metalliche.
A piazza Corvetto c'è una breve trattativa con le forze dell'ordine: la richiesta è di poter appendere striscioni e cartelli di protesta sulle reti metalliche. I dirigenti di piazza l'accolgono.

Ore 14:30
A piazza Corvetto arrivano brutte notizie. 
Alcuni incappucciati hanno lanciato delle molotov sul carcere di Marassi. C'è di più, si stanno dirigendo verso di loro. L'unica cosa da fare è allontanarsi da piazza Corvetto e tornare a piazza Manin. Sono le 15.00 e la coda del corteo vede apparire il tanto temuto blocco nero. Si crea un cordone di sicurezza e si respinge la loro avanzata.
Inizia il caos. 
Mentre il blocco nero fugge via, giungono le forze dell'ordine. Nonostante che il pericolo sia finito, questi fanno partire delle cariche e lanciano numerosi lacrimogeni. I black block in tutto ciò continua ad allontanarsi in tutta tranquillità, senza trovare particolari ostacoli, avendo anche tempo e spazio per rovesciare ed incendiare le auto in sosta. 
Dopo il danno la beffa. 
Oltre ai numerosi feriti, due manifestanti spagnoli vengono arrestati; l'accusa è di quelle pesanti: lancio di due bombe molotov e aggressione ad alcuni poliziotti con un tubo metallico. Dai filmati si certificherà la loro completa estraneità ai fatti; i due agenti che li arrestarono saranno condannati per falso ideologico in atti pubblici.
Thomas 







1 commento:

  1. Mi piace questa antologia del G8 che state facendo e mi piace che ci sia voglia da parte vostra di essere precisi, accurati e obbiettivi. Più leggo e mi informo, più diventa lampante quanto quel giorno sia stato manipolato(non che avessi dei dubbi in merito).

    PS
    Il video dal secondo 40 in poi è agghiacciante.

    RispondiElimina